Fine del periodo operaio

e così è arrivato il 5 settembre, e mentre la maggior parte dei mortali è impegnata a fare test o altre puttante per l'università, io ò finito di lavorare nel caseificio lager. per chi non lo sapesse lavoravo lì (è ironico: secondo perry insisto troppo sul fatto che fossi sfruttato da un lavoro infame). perchè ho smesso? beh perchè mi ero rotto i coglioni chiaramente. insomma riconosco di essere una merdaccia nei lavori manuali (voglio dire sono un intelelttuale) e quindi boh sto fatto me metteva in soggezione, poi ripeto che il clima lì era insopportabile (anche se ormai con i compagni operai ormai si rideva e si scherzava e me stanno tutti simpatici). in realtà penso razionalemnte che settembre me lo sarei dovuto far tutto, ma pazienza, così ho deciso e poi sconterò le conseguenze di questa mia scelta. dedico questo post all'indiano giorgio, all'italiano giorgio, a mirko, a bruno, a dario, a teresa e a tutti i mozzarellai, acneh ai ragionieri e persino ai padroni, compreso quel personaggio mitologico di antonio lauretti. e ora mi godo questo settembre. chiaramente tornerò a mungere vacche e a zappare la terra (a casa mia manca completamente la nozione di tempo libero), ma forse per un po' troverò questo lavoro meno gravoso. e poi non voglio farmi distrarre dalle vacche e dalle bufale. vojo prima di tutto cazzeggiare (cazzeggiare qui, cazzeggiare a fiorenza). poi vojo risucire a leggere come un tempo, vojo tornare a scrivere. vojo anche riuscire a scegliere per l'università (ora mi sono informato e sono indeciso fra un sacco di cose; il primo ottobre si avvicina). vojo anche vincere al superenalotto, ma questa è un'altra storia. e così il tempo passa, l'estate è finita, è arrivato il tempo di cominciare sta nuova vita e già mi preoccupo di come arrivare alla fine del mese. addio
Matteo
P.S. giorgio (quello italiano) mi chiamava caparezza. tutti mi chiamavano caparezza. che schifo. però ero "l'operaio dell'estate" e mi diceva "sei tu, caparezza, sei tu il meglio"
P.S.2 a me del diploma è venuto in mente per la prima volta una decina di giorni fa